Jacky Lavauzelle Poesia
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L’IPOTESI DELL’UOMO
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LA TRAGEDIA DELLA POLVERE E LA GOCCIA DEL SANGUE
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Quale mistero è nascosto tra due nuvole nere?
Quale stranezza si trova nel centro del sole maledetto?
È il giorno in cui tutto è davvero incasinato
Niente ha funzionato più
Sono venuto da un paese meraviglioso
Un cuore puro scintillante con mille pietre pure
Un cuore scintillante di tanti getti di fiori e silenzi
Non ho visto niente
Non ho capito niente
Abbiamo avuto delle persone a casa
La strana bestia colpì
Orgoglioso e singolare
Ha divorato tutto
E non ha lasciato resti
È il giorno in cui qualcosa mi è sfuggito
Improvvisamente
Tutto è venuto giù una tacca
Poi tutto è crollato
Niente finirà bene
Mi ha detto il pescatore nella sua rabbia
E niente è finito bene
Il giorno in cui i miei vecchi compagni annegarono
E questa non è la cosa peggiore che sia accaduta
Allora tutto è affondato
E le rive e il mare
Signore e signori
Aiutaci!
Il mio cervello era pieno di oltre cento gatti neri
Non ha più una risposta
Il mio cervello ha voltato le spalle
Fuori controllo
I miei neuroni sono diventati un misto di schifosa e subdola minaccia
I miei neuroni sono diventati un misto di schifosa e subdola minaccia
Sul retro dell’autobus, peccati con cappelli a punta
Questo è tutto
Sul retro dell’autobus
i peccati
Mi hanno preso in giro
Peccati sacri con zoccoli di legno
Ho ospitato così a lungo
Signore, rispose il gatto …
Bastardo di gatto, ho risposto
Era sulla mia strada che lo spettacolo è finito
E tutto è andato fuori
Un raggio di luce stupita entrò nella stanza sbiancata
Ho illuminato i miei incubi luccicanti
All’angolo della mia stanza invisibile
Penetrando la nebbia
Ah
Balbettai!
Il mio bordo del letto lo guarda che non vede più la stanza
Con gli occhi di angoscia
Alla fine di un ago arrugginito di una vecchia notte
Piegato sotto il peso del tempo, mascalzone
Un microscopico granello di polvere
In lettere maiuscole attorno a una goccia tremante gocciolava di sangue
Ai margini di una fitta macchia rossa arrossata dal bagliore e dal getto
Sotto un arco irregolare
Annoiato a morte
Portando il ricordo delle nazioni
Dal mondo
In mezzo a lombrichi bianchi come marmo
Indossa il suo amore caduto fatto di piume e ideali
Nascosto nell’armadio della stanza
Lontano da brezze e ginestre
Per ore
Con i piedi
Fiumi di amici che passano
Sotto enormi pecore strangolate da vecchi lacci intrecciati dal vecchio buffet
Penso di aver vomitato
E alla fine mi sono addormentato
Stai attento!
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LA TRAGEDIA DELLA POLVERE E LA GOCCIA DEL SANGUE
Poesia di Jacky Lavauzelle
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